Vorrei capire.

Mi domando come funziona davvero la mente degli uomini, di alcuni, anzi della maggior parte.

Conosci una persona, ci chiacchieri un pò, la incontri per la prima volta più perché non hai da fare quella sera che perché ti interessa davvero.

La serata risulta essere una piacevole sorpresa, c’è sintonia, c’è feeling, ci sono sorrisi, risate e confidenze importanti. A differenza di quella che è la tua natura avresti quasi voluto starci insieme stesso quella sera, ma si è fatto tardi e la tua natura comunque prende il sopravvento ed eviti. In più senti che la serata è piaciuta anche a lui, ma non accenna a nulla quindi non forzi nulla.

Decidi di non fare il primo passo, ma lui il giorno dopo a fine giornata si fa sentire, chiedendoti se ti aspettavi altro. Vi dite che entrambi siete sorpresi della serata, vi sentite tanto nei giorni successivi, lui deve partire a giorni e la sera prima riuscite a ritagliarvi una mezz’ora per vedervi, ci scappa un bacio. Bello, bellissimo e desiderato da entrambi.

Il giorno dopo in viaggio addirittura ti videochiama, vi dite cose belle e non vedete l’ora di rivedervi dopo quei 3/4 giorni.

Al suo rientro, che è stato un viaggio della speranza, viene sotto casa tua anche se distrutto perché come te desidera vederti, baciarti, abbracciarti.

Stabilite una serata finalmente tutta per voi, la mattina di quel giorno con un messaggio ti dice che non se la sente.

Sei pietrificata, decidi di non rispondere perché sarebbero solo parolacce, la sera ti da dell’infantile perché non hai risposto.

Decidi di rispondere, dicendogliene di cotte e di crude.

Ti risponde dicendoti che non vuole perderti.

Respiri profondamente perché ti piace e decidi di organizzare un’altra serata.

Gli esce un impegno improvviso e salta di nuovo.

Gli dici ok e lo ignori.

Ricompare per chiederti come stai.

Incazzata decidi che dovete vedervi, dovete parlare perché di lì a breve partirai per tre settimane.

Vi vedete. Gli dici che lasci la palla a lui, che deve usare questo tempo per pensare a cosa vuole e se a capire se ha voglia o meno di conoscerti e che, al tuo ritorno, se vuole, si fa sentire lui e ti fa sapere.

Vorrei capire.

Capire cosa mi devo aspettare.

Cintura nera nel dare consigli che non seguo

Sono in Benin, è il compleanno di mia nipote. È stata una giornata bellissima e i suoi sorrisi e i suoi saltelli quando è felice credo siano la cosa più bella della mia vita.

Ora siamo tornati a casa, lei la mamma sta mettendo a letto, il papà sta scaricando le foto della giornata, mia madre è sotto la doccia e mio padre sta sbariando al pc.

Io sono di fronte a lui sfatta col scrollo il cellulare a caso, tra Instagram e Twitter.

Scrollo a caso perché sto pensando, chiedendomi a quanto spesso sono a scegliermi certi soggetti col lanternino e a quanto spesso vengono a capitare davanti a me.

Cioè io di recente ho conosciuto uno, già dalla prima chiacchierata che ci siamo fatti ha sbandierato delle red flags che avrebbero dovuto farmi scappare a gambe levate come mi hanno suggerito praticamente tutti e io invece no, ho pensato che era bello che si fosse aperto tanto e che se lo aveva fatto era perché probabilmente aveva visto qualcosa in me.

Spoiler: no.

Alla fine è “scappato” lui.

Mi ha appeso lui a me, è stato lui a ghostare me dopo parole del tipo: Bia io non voglio che ci perdiamo.

Vabbè

Che succede poi, inizia a scrivermi un collega dell’altra sede.

Aveva chiesto ai colleghi di me e avevo detto loro di ignorarlo e che se proprio voleva doveva contattarmi lui.

Passa del tempo e lo fa, ci scriviamo spesso e volentieri e quando vado nell’altra sede per un corso di formazione, appena vado in pausa mi offre il caffè.

Continua a scrivermi, parte per un we e continua a scrivermi (anche se meno, ma penso dai è in vacanza!).

Stamattina mi chiede con chi sono in Benin e io colgo la palla al balzo per chiedergli con chi fosse andato fuori e con una battuta gli chiedo se rischio di prenderle da qualcuna.

La sua risposta: ehm… 🤣

Ma io ti metto le mani addosso, ma siamo colleghi, ma come cazzo ti viene di cacare il cazzo a me se tieni a un’altra?

Niente è successo, non so manco se mi interessava e stavo andando con i piedi di piombo perché essendo un collega io seguo sempre il motto “Nel lavoro e nel palazzo non coinvolgere mai il cazzo”.

In questo caso io che colpa ho?

Questi sono due esempi freschi freschi, ma ne avrei di cose da raccontare.

Forse, ma forse, ho capito che devo ascoltare quelle amiche che mi dicono che se al primo colpo c’è qualcosa che non va NON DEVO INSISTERE.

Perché ho tanti, tantissimi esempi di storie che sono andate bene al primo colpo. Senza drammi, senza traumi, senza prove da superare, senza ansie da dover gestire e senza fantasmi a cui badare.

Che è una cosa che dico sempre anche io, ma sono cintura nera nel dare ottimi consigli che però non seguo mai.

Devo tornare a casa diversa, devo tornare cinica, ma sul serio e non solo a chiacchiere.

Lo devo a me stessa, perché sono una brava persona e merito una brava persona.

Sono stanca

Stanca delle delusioni.

Stanca di cercare l’amore.

Stanca di arrendermi al fatto che non va cercato.

Stanca di capire gli uomini.

Stanca di sentirmi dire “è interessato, ma fidati, non farti sentire troppo che è un tipo solitario, poi pensa che gli stai addosso”

Stanca di queste coppie che vogliono nascondersi, cazzo vi nascondete se state bene insieme?

Stanca delle frequentazioni, come se stare insieme e iniziare una relazione significhi per forza firmare un contratto o sposarsi o che debba essere per sempre.

Stanca di chi non intraprende una relazione finché non capisce di essere innamorato perché ha paura di perder tempo. Come cazzo fai a capire se ami una persona se non ci stai assieme? Non è una perdita di tempo anche quella?

Stanca di chi non ha il coraggio di dichiararsi, stanca di chi non ha il coraggio di lasciarsi.

Stanca di sentirmi dire che se uno si butta, ci devo quantomeno provare. Ma se non mi piace, perché lo devo lusingare?

Stanca delle tattiche, delle attese, del calcolare chi ha scritto per ultimo per valutare se riscrivere di nuovo.

Stanca.

Pensiamo di piacerci?

Andiamo a prenderci una birra oggi, una pizza domani, sentiamoci se non possiamo vederci dopodomani, ma conosciamoci.

Poi come viene, accussì c’ha pigliamm!